Secondo l’Oms, il numero delle vittime registrate durante il terremoto in Turchia ammonta a 11mila ma il dato è destinato a crescere.
In Turchia a causa del terremoto sono decedute oltre 11mila persone. In una situazione già complicata, le temperature climatiche rigide non aiutano: i soccorsi sono resi difficoltosi dal gelo. Nonostante il numero delle vittime sia piuttosto elevato, con molta probabilità il numero è destinato a crescere durante il corso delle operazioni di recupero.
Il recente sisma verificatosi fra Turchia e Siria ha registrato una magnitudo di 7.5 nella scala Richter. Si tratta di una soglia altissima. Il terremoto si è verificato durante la notte del 6 gennaio scorso, ma diverse scosse di assestamento si sono verificate anche durante il corso delle giornate seguenti.
L’avvertimento dell’Oms
Secondo l’Oms, il numero totale delle persone coinvolte si aggira intorno a 23 milioni di persone. Tra le tante vittime disperse, ricordiamo anche l’italiano Angelo Zen, di cui ancora non sono pervenute notizie. Alla luce di quanto accaduto il presidente turco Erdogan ha annunciato una settimana di lutto nazionale.
Il leader turco si è anche recato sui luoghi del disastro. Secondo quanto appreso, in seguito al sisma, il suolo dell’Anatolia si è spostato di almeno 3 metri. La violenza della scossa è stata tale che si sono uditi tremori fino alla Groenlandia.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante un’intervista rilasciata alla stampa a Kahramanmaras, in occasione della prima visita nel sud est della Turchia, ha parlato del bilancio delle vittime. “Al momento, hanno perso la vita 8.574 persone, i feriti sono 49.133 e gli edifici distrutti sono 6.444”. Poi ha continuato riferendo che a breve molti sfollati verranno trasferiti in alberghi ad Antalya, Alanya e Mersin. Si tratta di alcune località marittime situate nel sud della Turchia.
